Ecco cosa cambierà per i tanto agognati PFAS nelle acque destinate al consumo umano con il D.Lgs. 19 giugno 2025, n. 102.
Parametri Chimici Indicatori:
il monitoraggio delle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) comprese nei parametri «somma di PFAS», «somma di 4 PFAS» e «TFA», si applicano i metodi stabiliti nelle Linee guida tecniche di cui all’articolo 12, comma 9, nonché i metodi riportati nel Rapporto ISTISAN 19/7 e successive modifiche ed integrazioni.
Limite più severo per la somma dei PFAS specificati: ridotto da 0,50 μg/L a 0,10 μg/L, con conformità obbligatoria a partire dal 12 gennaio 2026.
Per la somma di 4 composti PFAS (PFOA, PFOS, PFNA, PFHxA), il limite è fissato a 0,02 μg/L.
3. Somma di PFAS
La prestazione minima «Incertezza di misura» è riferita al singolo composto della somma di PFAS e della somma di 4 PFAS.
Le caratteristiche di prestazione in termine di limite di quantificazione (LOQ) e limite di rilevabilità (LOD) vengono fornite a titolo indicativo e sono calcolate per i singoli PFAS. Poiché il valore di parametro «somma di PFAS» rappresenta la somma di 30 singole sostanze e il valore di parametro «somma di 4 PFAS» la somma di 4 singole sostanze, è possibile ottenere valori di LOQ di appena 1 ng/L mentre per molte è possibile autorizzare valori più alti, fino a 10 ng/L.
Le seguenti sostanze sono analizzate sulla base delle summenzionate linee guida tecniche:
– cloro-perfluoropolietere carbossilato, MFS-N2 (ADV-N2)
– cloro-perfluoropolietere carbossilato, MFS-N3 (ADV-N3)
– cloro-perfluoropolietere carbossilato, MFS-N4 (ADV-N4)
– cloro-perfluoropolietere carbossilato, MFS-N5 (ADV-N5)
– cloro-perfluoropolietere carbossilato, MFS-M3 (ADV-M3)
– cloro-perfluoropolietere carbossilato, MFS-M4 (ADV-M4)
– acido perfluorobutanoico (PFBA)
– acido perfluoropentanoico (PFPeA)
– acido perfluoroesanoico (PFHxA)
– acido perfluoroeptanoico (PFHpA)
– acido perfluoroottanoico (PFOA)
– acido perfluorononanoico (PFNA)
– acido perfluorodecanoico (PFDA)
– acido perfluorundecanoico (PFUnDA)
– acido perfluorododecanoico (PFDoDA)
– acido perfluorododecanoico (PFDoDA)
– acido perfluorotridecanoico (PFTrDA)
– acido perfluorobutanosolfonico (PFBS)
– acido perfluoropentansolfonico (PFPeS)
– acido perfluoroesansolfonico (PFHxS)
– acido perfluoroeptansolfonico (PFHpS)
– acido perfluoroottansolfonico (PFOS)
– acido perfluorononansolfonico (PFNS)
– acido perfluorodecansolfonico (PFDS)
– acido perfluoroundecansolfonico (PFUnDS)
– acido perfluorododecansolfonico (PFDoDS)
– acido perfluorotridecansolfonico (PFTrDS)
– acido 2,3,3,3-tetrafluoro-2-(eptafluoropropossi)propanoico (HFPO-DA o GenX)
– acido dodecafluoro-3H-4,8-diossanonanoico (ADONA)
– fluorotelomero solfonato (6:2 FTS)
– acido difluoro{[2,2,4,5- tetrafluoro-5- (trifluorometossi)-1,3-diossolan-4-yl]ossi}acetico (C6O4)
Tali sostanze sono controllate quando la valutazione e gestione del rischio delle aree di alimentazione per punti di prelievo effettuata in conformità dell’articolo 7, conclude che vi è la probabilità che tali sostanze siano presenti in un determinato sistema di fornitura d’acqua.
I limiti riferiti alla somma dei composti sopra elencati includono anche i rispettivi isomeri (ramificati e lineari). I controlli interni ed esterni per quanto riguarda la frequenza e i punti di monitoraggio delle sostanze per- e polifluoroalchiliche comprese nei parametri «somma di PFAS», «somma di 4 PFAS» e per il parametro «TFA», tengono conto delle valutazioni di rischio (piani di sicurezza dell’acqua) previste in articolo 8, delle rilevanze dei monitoraggi sulle acque di cui all’articolo 7 e del decreto legislativo n. 152 del 2006, e di ogni altra informazione rilevante sulle fonti di pressione e di contaminazione da PFAS, anche puntuali o transienti, nelle circostanze territoriali che possono interessare le aree di captazione
